AVETE una palma in giardino? Siete particolarmente affezionati a una palma, anche inspazi pubblici, perché vi suscita ricordi piacevoli o magari sotto di essa avete dato il primo bacio? Ecco, se la vedete anche in lieve sofferenza chiamate il servizio fitosanitario della Regione. Subito, senza perdere una frazionedi secondo. Perché è arrivato a Genova il nemico numero uno di ogni arecacea: il punteruolo rosso, il coleottero parassita – originario dell’Asia – che non solo è micidiale, ma pure di rapidissima diffusione. Il primo caso è stato scoperto ieri in un giardino privato di Castelletto. In realtà sembrava un caso piuttosto dubbio; gli esperti tendevano ad escludere che la morte della palma fosse dovuta al punteruolo rosso, perché la sintomatologia – e la morte della pianta in tre giorni – facevano ritenere che più probabilmente fosse stato qualche fungo ad aggredire l’arecacea. Tuttavia, il sopralluogo di rito da parte dei responsabili di Comune e Regione ha invece concluso che – effetti – varmente – è stato proprio il punteruolo rosso auccidere la pianta.

Ora, d’accordo, si tratta solo di un caso isolato, per ora. Ma il punteruolo rosso quando arriva si diffonde rapidamente, anche perché depone oltre 200 uova per volta. E Genova è una città ricchissima di palme, anche di pregio: dal porto antico acorso Italia fino – ovvio –avialedelle Palme, a Nervi. «Interveniamo subito –assicura l’assessore comunale all’ambiente Valeria Garotta –Giusto pochi giorni fa eravamo in Soprintendenza per elaborare strategie per affrontare il problema quando si fosse posto: essendo il punteruolo rosso a Santa Margherita Ligure, ci aspettavamo che prima o poi sarebbe arrivato anche da noi. Comunque, c’è una legge nazionale che impone come affrontare la questione. L’albero va abbattuto nel giro di 24 ore. Lo smaltimento va fatto triturando la legna, epoi conferendola in discarica, visto che non si può bruciare. La stessa Soprintendenza non pone vincoli quando si trovano piante ammalate. Del resto prevale la legge nazionale».

Il punteruolo rosso è sbarcato in Liguria aponente, dove hafatto più danni della grandine. È arrivatonel 2007 a Bordighera, ed èpassato da una palma all’altra facendo stragi anche nel Savonese. Sembrava che il fenomeno fosse circoscritto, fino a quando non è spuntato un caso a Santa Margherita Ligure, probabilmente portato inconsapevolmente in auto da qualcuno. A quel punto – ovvio – si è alzato il livello d’allarme anche a Genova.

L’agronomo Ettore Zauli è il massimo esperto del settore a Genova,da quando ha lasciato la direzione del servizio Giardini del Comune vive parte del suo tempo a Dubai, dove sta lavorando alla creazione di spazi verdi nella regione strappata al deserto. «Solo a Genora esistono da sempre migliaia di palme e di tantissime varietà –racconta –Le ultime arrivate sono quelle sbarcate al orto antico nel giugno 2001». Erano 230 esemplari alti più di otto metri, ammucchiati l’uno sull’altro, costati un miliardo al tempo delle lire e arrivati malconci. Anche molti esemplari lungo il viale delle Palme sono relativamente giovani, portati a Genova negli anni Novanta. Nei giardini delle ville che costeggiano la strada, invece, ci sono palme che potrebbero essere le nonne delle ultime arrivate. Ora sono in pericolo.

Il secolo XIX ‘Killer delle palme, scatta l’allarme’.pdf

GIULIANO GNECCO – 19 OTTOBRE 2013