La recente tempesta che ha colpito Genova lo scorso novembre, devastando i tetti di molte abitazioni e facendo schiantare al suolo una moltitudine di alberi, ha provocato un grave danno al paesaggio di alcuni luoghi molto amati dai genovesi.

Tra questi i Parchi di Nervi che, si stima, abbiano perso circa un quarto delle alberature che lo adornavano.
Inutile sottolineare che una maggiore cura alle piante avrebbe fortemente limitato i danni e si spera che in futuro le persone che ci governano possano tornare a considerare il verde pubblico come un elemento indispensabile alla nostra vivibilità, destinando ad esso risorse che ora vengono dirottate in altre voci del bilancio comunale.

E’ stata recentemente attivata una collaborazione con l’Istituto Agrario Marsano ed i Parchi di Nervi in modo che gli studenti della scuola possano fornire un adeguato supporto tecnico/manuale ai pochi giardinieri che lavorano al suo interno, sperando in questo modo di riportare l’area ai fasti di un tempo.
La finalità di questa collaborazione non ha solo una funzione didattica ma anche, forse in maniera maggiore, civica e proietta gli studenti dell’Istituto Agrario genovese nell’ “olimpo” dei cittadini modello per le numerose attività di volontariato che svolgono sul territorio, prima tra tutte quella volta al recupero delle aree verdi del Cimitero di Staglieno.

Se gli studenti del Marsano meritano un plauso per l’entusiasmo che spendono verso queste lodevoli attività, è altresì vero che ciò che precede il loro lavoro è una emozione di un profondo sconforto: la mancata manutenzione dei Parchi di Nervi per esempio è stata la concausa che ha provocato la caduta di molte delle imponenti alberature che lo rendevano importante nel suo genere.
La ricchezza dei alberi presenti ai margini delle ampie distese di prato rese questi Parchi, nel tempo, meta di turisti desiderosi di osservare la sua bellezza e di bambini alla ricerca degli scoiattoli ai quali offrire le noccioline ed ancora fu oggetto di molti servizi televisivi o pubblicità di vari prodotti ed al suo interno per anni si svolsero importanti balletti di compagnie di ballo …

Forse non tutti sanno però che questa paradisiaca area è stata oggetto di importanti e curiosi studi da parte di professionisti e ricercatori, tra i quali da citare quello sotto descritto effettuato dalla Dott.ssa Agnieszka Olszewska-Guizzo.

Una ricerca eseguita in Portogallo presso l’Università di Porto, settore “Architettura del Paesaggio e Ecologia Urbana”, ha evidenziato che i paesaggi visivi nei Parchi di Nervi stimolano la mente umana alla contemplazione. Lo studio definisce “paesaggi contemplativi” quelli che sono in grado di focalizzare l’attenzione e ripristinare l’equilibrio psicologico attraverso il contatto con la natura. La ricerca è avvenuta mediante l’analisi delle onde cerebrali di soggetti intenti ad ammirare un determinato paesaggio attraverso immagini tridimensionali proiettate su di un particolare schermo in un laboratorio di neuroscienze.

Lo studio ha rivelato sette categorie chiave di progettazione al fine di rendere il paesaggio contemplativo, ossia:

  • Livelli del Paesaggio (profondità e ampiezza del paesaggio)
  • Forma del suolo
  • Vegetazione
  • Luce e Colore
  • Compatibilità
  • Elementi Archetipi
  • Carattere di Pace e Silenzio.

Ad ogni parametro è poi stato assegnato un punteggio. L’esperimento ha evidenziato l’ottenimento di punteggi molto elevati da parte dei nostri Parchi.

Una squadra di ricercatori ha raccolto i dati relativi ad esso insieme a quelli di altri dodici parchi sparsi tra l’Europa e il Nord America. “Dopo diverse visite durante le quali sono state effettuate fotografie e video in diverse condizioni climatiche e stagionali. Successivamente i dati raccolti sono stati visionati e valutati da una giuria di esperti numerosi esperti appartenenti a varie nazioni”-precisa la Dott.ssa Agnieszka Chadala, assistente di ricerca del progetto denominato Contemplative Values of Urban Parks and Gardens: Applying Neuroscience to Architecture, e di recente collaboratrice dello Studio Tecnico del Verde di Genova (www.studiotecnicodelverde.it).

parchi di nervi

Figura 1. Rappresentazione schematica dei Parchi di Nervi e delle posizioni dei paesaggi selezionati.

Esperti internazionali (professionisti e accademici nel campo dell’architettura del paesaggio) hanno assegnato valori compresi da 1 a 6 sulla base delle caratteristiche degli aspetti di ogni fotografia. Si è rilevato che mediamente i paesaggi visivi dei diversi parchi hanno acquisito punteggi tra 3.83 e 4.33. Le immagini dei Parchi di Nervi invece hanno ricevuto punteggi molto più alti (vedi figura 2 e figura 3). L’esperimento di neuroscienze ha confermato che i paesaggi più contemplativi stimolano le persone a cambiare il loro stato d’animo e di attenzione, trasmettendo positività e tranquilità in misura molto maggiore rispetto ai paesaggi che hanno ricevuto punteggi più bassi.

parchi di nervi
Figura 2. Questo paesaggio che appartiene a Villa Gropallo ha segnato 5,11 su 6 punti in contemplatività (foto di A. Chadala)

Perché i Parchi di Nervi?

Ecco quali sono gli aspetti che hanno portato la Dott.ssa Agnieszka Olszewska-Guizzo, dr. architetto paesaggista e ricercatore principale del progetto a scegliere Nervi per le sue osservazioni: “E’ un bell’esempio di parco pubblico cittadino, la cui forma è influenzata dal design storico, ma che è stato riprogettato per soddisfare le funzioni del luogo contemporaneo. Una volta arrivati al parco per la prima volta, la sua contemplatività è palpabile. Le caratteristiche che lo rendono così sono, prima di tutto, le aperture armoniche e le chiusure della vista. Secondariamente, gli elementi fisici come grandi alberi, arbusti e lontani paesaggi sono in un equilibrato rapporto tra loro, il che rende il paesaggio familiare e interessante”.

Figura 3. La vista lungo l’asse di composizione nella parte del parco che appartiene storicamente a Villa Grimaldi ha segnato 4,94 su 6 punti in contemplatività (foto di A. Chadala)

Facciamo una passeggiata contemplativa nel parco!

Purtroppo le violente perturbazioni che hanno colpito recentemente la città hanno in qualche modo danneggiato il paesaggio del Parco di Nervi impoverendolo delle sue meravigliose piante.
Grazie al contributo dei volenterosi ragazzi del Marsano si auspica che in futuro nuovi alberi possano conferire al Parco lo splendore perduto a seguito della caduta dei vecchi alberi per permettere ai genovesi di tornare a passeggiare tra i suoi vialetti con gioia e spensierata allegria.

Ma, è bene dirlo, i Parchi di Nervi sono solo uno dei molteplici parchi presenti nella nostra città, che ne possiede moltissimi sia pubblici che privati: come non ricordare, tra questi, Villa Duchessa di Galliera, Villa Pallavicini o Villa Imperiale e Villetta di Negro, i quali con buone probabilità potrebbero anch’essi qualificarsi come altamente contemplativi.

La ricerca in oggetto ci ricorda quanto possa essere prezioso vivere le bellezze di un parco percorrendolo con una semplice e sana passeggiata. L’apprezzamento dei bei paesaggi influenza il nostro cervello e dona beneficio al nostro stato psicofisico come vedremo nel prossimo articolo, che speriamo venga letto anche da qualche Amministratore Comunale inducendolo ad una riflessione: è corretto che vengano stanziati pochi soldi per la salvaguardia e cura dei Parchi pubblici? Noi crediamo di no!